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Sicurezza Reti


Sicurezza Reti

Sicurezza domestica e nelle aziende
Dal momento che l'informazione è un bene aziendale, e che ormai la maggior parte delle informazioni sono custodite su supporti informatici, ogni organizzazione deve essere in grado di garantire la sicurezza dei propri dati, in un contesto dove i rischi informatici causati dalle violazioni dei sistemi di sicurezza sono in continuo aumento. Per questo esistono, a carico delle imprese, precisi obblighi in materia di privacy, tra cui quello di redigere annualmente uno specifico documento programmatico sulla sicurezza. La materia privacy è però estremamente limitativa trattando unicamente il tema della protezione dei dati personali, escludendo tutto il resto; la legge sulla privacy infatti non impone alcuna protezione per informazioni prive di dati personali. Spesso si fa confusione tra tutela dei dati personali e sicurezza delle informazioni tout court (informazioni riservate e confidenziali ma che nulla hanno che vedere con dati personali).
Esiste a livello internazionale la norma ISO 27001 finalizzata alla standardizzazione delle modalità adatte a proteggere i dati e le informazioni da minacce di ogni tipo, al fine di assicurarne l'integrità, la riservatezza e la disponibilità. Lo standard indica i requisiti di un adeguato sistema di gestione della sicurezza delle informazioni (SGSI; in inglese Information security management system o ISMS) finalizzato a una corretta gestione dei dati dell'azienda. Una fase indispensabile di ogni pianificazione della sicurezza è la valutazione del rischio e la gestione del rischio. Le organizzazioni possono far certificare ISO 27001 il proprio SGSI.

Sicurezza dei sistemi informatici
L'approccio odierno alla cybersecurity si focalizza sul cosa e come fare per prevenire un incidente di sicurezza e come comportarsi nel caso un tale incidente si verifichi. Ciò è anche confermato nelle linee guida (cybersecurity framework)[2] emanate dal National Institute of Standards and Technology (NIST) che prevedono i seguenti macro-processi:
Identifica (identify)
Proteggi (protect)
Rileva (detect)
Rispondi (respond)
Ripristina (recover).
Analisi del rischio[modifica | modifica wikitesto]
La cosiddetta analisi del rischio parte dall'identificazione dei beni da proteggere, per poi valutare le possibili minacce in termini di probabilità di occorrenza e relativo danno potenziale (gravità). In base alla stima del rischio si decide se, come e quali contromisure di sicurezza adottare (piano di rischio). L'analisi del rischio tipicamente precede la fase di messa in esercizio del sistema informatico.
Spesso l'obiettivo dell'attaccante non è rappresentato dai sistemi informatici in sé, ma piuttosto dai dati in essi contenuti: la sicurezza informatica deve quindi preoccuparsi di impedire l'accesso non solo agli utenti non autorizzati, ma anche a soggetti con autorizzazione limitata a specifiche operazioni, per evitare che dei dati appartenenti al sistema informatico vengano copiati, modificati o cancellati.
Le violazioni possono essere molteplici: vi possono essere tentativi non autorizzati di accesso a zone riservate, furto di identità digitale o di file riservati, utilizzo di risorse che l'utente non dovrebbe potere utilizzare ecc. La sicurezza informatica si occupa anche di prevenire eventuali situazioni di Denial of service (DoS). I DoS sono attacchi sferrati al sistema con l'obiettivo di renderne inutilizzabili alcune risorse in modo da danneggiare gli utenti del sistema.

Minacce
I sistemi informatici sono soggetti a vulnerabilità e attacchi volti all'accesso ai dati in esso contenuti oppure o a minarne la funzionalità o disponibilità di servizio. Spesso dal funzionamento o meno del sistema informatico dipende anche la sicurezza dei dati in esso contenuti. Le stesse cause di out of service dei sistemi informatici possono anche essere raggruppate in due classi di eventi:
eventi accidentali;
eventi indesiderati.

Eventi accidentali
Gli eventi accidentali non riguardano attacchi malevoli, ma fanno riferimento a eventi causati accidentalmente dall'utente stesso, tipo: uso difforme dal consigliato di un qualche sistema, incompatibilità di parti hardware, guasti imprevisti, ecc. Tutti questi eventi compromettono la sicurezza del sistema soprattutto in termini di disponibilità. Per evitare gli eventi accidentali non esistono soluzioni generali; un primo rimedio è il fare regolarmente una copia di backup del sistema, comprendente dati e applicazioni, com'è tipico delle procedure di disaster recovery, in modo da poter fronteggiare un danno imprevisto.

Eventi indesiderati
Tra i due eventi sopra citati, quelli indesiderati sono quelli per lo più inaspettati, anche se è prudente aspettarsi di tutto, e sono i cosiddetti attacchi da parte di utenti non autorizzati al trattamento di dati o all'utilizzo di servizi. Alcuni degli eventi indesiderati che si possono subire possono essere:
attacchi malevoli;
uso delle proprie autorizzazioni per l'accesso a sistemi da parte di utenti non autorizzati.

Principali cause di perdita di dati
Le cause di probabile perdita di dati nei sistemi informatici possono essere classificate in:
Malware,
Smarrimento o Furto di documenti, dispositivi mobili o fissi,
Divulgazione non intenzionale,
Frodi con carte di pagamento.

Attacchi tipici
Gli attacchi malevoli vengono fatti, tramite la rete Internet o altra connessione, da parte di utenti remoti che, usando software particolari, a volte creati da loro stessi, si inseriscono abusivamente all'interno del sistema, riuscendo a ottenere disponibilità della macchina, per gestire risorse e dati senza avere i giusti requisiti richiesti. Casi tipici di attacco sono:
Buffer overflow;
DoS;
Hacking;
Ingegneria sociale;
Keylogging;
Backdoor;
Spoofing;
Social Network Poisoning;
Spyware.
Un caso un po' diverso è l'accesso a sistemi da parte di utenti non autorizzati: consiste nell'accesso non autorizzato alla varie risorse e servizi del sistema, ma a differenza di un attacco malevolo, viene usata la macchina e non la rete (es. Exploit e Shellcode).

Effetti
Nei casi peggiori gli attacchi possono provocare gravi danni a sistemi di interesse nazionale (es. una centrale nucleare che viene messa fuori servizio). La pericolosità degli attacchi più comuni consiste non solo nella presa di possesso di requisiti, dati e servizi altrui, ma anche causa all'utente cosiddetto “derubato” una sorta di insicurezza a far fede sui sistemi informatici che spesso fanno parte della vita quotidiana.

Misure di sicurezza
La protezione dagli attacchi informatici viene ottenuta agendo a due livelli principali:
sicurezza fisica;
sicurezza logica.
Per alcuni esiste anche il livello "organizzativo" costituito da procedure, politiche, autorità e responsabilità, obiettivi e sorveglianza.

Sicurezza passiva (sicurezza fisica)
Per sicurezza passiva normalmente si intendono le tecniche e gli strumenti di tipo difensivo, ossia il complesso di soluzioni tecnico-pratiche il cui obiettivo è quello di impedire che utenti non autorizzati possano accedere a risorse, sistemi, impianti, dispositivi, apparati, informazioni e dati di natura riservata. Il concetto di sicurezza passiva pertanto è molto generale: ad esempio, per l'accesso fisico a locali protetti, l'utilizzo di porte di accesso blindate, congiuntamente all'impiego di sistemi di identificazione personale, sono da considerarsi componenti di sicurezza passiva.
Innanzitutto a livello fisico e materiale, ponendo i server in luoghi il più possibile sicuri, dotati di sorveglianza e/o di controllo degli accessi, nonché di sistemi di protezione da danni (fuoco, acqua, sbalzi di corrente, eventi catastrofici, ecc); anche se questo accorgimento fa parte della sicurezza normale e non della "sicurezza informatica", spesso il fatto di adottare le tecniche più sofisticate genera un falso senso di sicurezza che può portare a trascurare quelle semplici.

Sicurezza attiva (sicurezza logica)
Per sicurezza attiva si intendono le tecniche e gli strumenti mediante i quali le informazioni e i dati (nonché le applicazioni) di natura riservata sono resi sicuri, proteggendo gli stessi sia dalla possibilità che un utente non autorizzato possa accedervi (confidenzialità), sia dalla possibilità che un utente non autorizzato possa modificarli (integrità). In questa categoria rientrano sia strumenti hardware che software.
Questo livello è normalmente logico e prevede l'autenticazione e l'autorizzazione di un'entità che rappresenta l'utente nel sistema. Le operazioni effettuate dall'utente durante il processo di autenticazione sono tracciate in file di log. Questo processo di tracciamento delle attività è detto accountability. A esso si associa la successiva fase di audit. A volte viene usato il termine audit per entrambe le fasi.
La sicurezza passiva e quella attiva sono tra loro complementari ed entrambe indispensabili per raggiungere il desiderato livello di sicurezza di un sistema.

Parametri di protezione
La protezione degli asset informatici è ottenuta attraverso misure di carattere tecnico e organizzativo, sia di prevenzione che di protezione, tese ad assicurare:
l'accesso protetto e controllato ai dati, a garanzia della confidenzialità delle informazioni trattate (proprietà di riservatezza)
la consistenza dei dati, intesa come completezza e correttezza degli stessi (proprietà di integrità)
l'accesso ai dati nei tempi e nei luoghi previsti (proprietà di disponibilità).
Queste tre caratteristiche vengono spesso citate utilizzando la definizione "CIA Triad" [4] (da Confidentiality, Integrity, Availability).
Le proprietà di riservatezza, integrità e disponibilità dei dati costituiscono l'assunto base sul quale vengono svolte tutte le successive valutazioni di sicurezza. Tali proprietà sono in genere affiancate anche dalla proprietà di non ripudio, ovvero dalla possibilità di attribuire un dato a un mittente o proprietario ben identificato.
Il raggiungimento della disponibilità dipende da diversi fattori che interferiscono tra utente e sistema, quali: robustezza del software di base e applicativo, affidabilità delle apparecchiature e degli ambienti in cui essi sono collocati. Spesso dal funzionamento o meno del sistema informatico dipende anche la sicurezza dei dati in esso contenuti.

Contromisure
Le possibili tecniche di attacco sono molteplici, perciò è necessario usare contemporaneamente diverse tecniche difensive per proteggere un sistema informatico, interponendo barriere fra l'attaccante e l'obiettivo. Il sistema informatico deve essere in grado di impedire l'alterazione diretta o indiretta delle informazioni, sia da parte di utenti non autorizzati, sia a causa di eventi accidentali; inoltre deve impedire l'accesso abusivo ai dati. Inoltre in generale non è buona norma assumere che le contromisure adottate in un sistema siano sufficienti a scongiurare qualsiasi attacco.
Per far fronte a evenienze derivanti da possibili guasti o danni fisici, come sicurezza fisica o passiva molte volte si opera in un contesto di ridondanza degli apparati (es. server cluster) ovvero con sistemi distribuiti all'interno di piani di disaster prevention che, assicurando la tolleranza ai guasti (fault tolerance), garantiscano affidabilità e disponibilità, cioè il business continuity del sistema informatico e dell'azienda. A volte si preferisce agire anche in maniera preventiva tramite piani di disaster prevention. Tra le contromisure più comuni di tipo logico sulla rete locale di un sistema e sui suoi sottosistemi troviamo:
Sistema di autenticazione: potrebbe rivelarsi utile, in particolare nelle aziende, l'utilizzo di software per l'autenticazione sicura con un secondo elemento di autenticazione basato su un insieme di caratteri disposti in uno schema suddiviso in file e colonne conosciute dall'utente che dovrà poi inserirle in una combinazione di valori per dimostrare di essere in possesso dei dati corretti. Altro sistema, più sofisticato, è quello del riconoscimento dell'utente tramite l'utilizzo dell'impronta digitale come forma di autenticazione.
Gestione utenti e relativi permessi;
Mandatory Access Control (MAC), tipologia di controllo di accesso a un sistema informatico.
Firewall: installato e ben configurato un firewall garantisce un sistema di controllo degli accessi verificando tutto il traffico che lo attraversa. Protegge contro aggressioni provenienti dall'esterno e blocca eventuali programmi presenti sul computer che tentano di accedere a internet senza il controllo dell'utente.
Intrusion detection system (IDS): è un dispositivo software e hardware (a volte la combinazione di tutti e due) utilizzato per identificare accessi non autorizzati ai computer. Le intrusioni rilevate possono essere quelle prodotte da cracker esperti, da tool automatici o da utenti inesperti che utilizzano programmi semiautomatici. Gli IDS vengono utilizzati per rilevare tutti gli attacchi alle reti informatiche e ai computer. Un IDS è composto da quattro componenti. Uno o più sensori utilizzati per ricevere le informazioni dalla rete o dai computer. Una console utilizzata per monitorare lo stato della rete e dei computer e un motore che analizza i dati prelevati dai sensori e provvede a individuare eventuali falle nella sicurezza informatica. Il motore di analisi si appoggia a un database ove sono memorizzate una serie di regole utilizzate per identificare violazioni della sicurezza.
Network Intrusion Detection System (NIDS): sono degli strumenti informatici, software o hardware, dediti ad analizzare il traffico di uno o più segmenti di una LAN al fine di individuare anomalie nei flussi o probabili intrusioni informatiche. I più comuni NIDS sono composti da una o più sonde dislocate sulla rete, che comunicano con un server centralizzato, che in genere si appoggia ad un Database. Fra le attività anomale che possono presentarsi e venire rilevate da un NIDS vi sono: accessi non autorizzati, propagazione di software malevolo, acquisizione abusiva di privilegi appartenenti a soggetti autorizzati, intercettazione del traffico (sniffing), negazioni di servizio (DoS).
Honeypot: un honeypot (letteralmente: "barattolo del miele") è un sistema o componente hardware o software usato come trappola o esca a fini di protezione contro gli attacchi di pirati informatici. Solitamente consiste in un computer o un sito che sembra essere parte della rete e contenere informazioni preziose, ma che in realtà è ben isolato e non ha contenuti sensibili o critici; potrebbe anche essere un file, un record, o un indirizzo IP non utilizzato.

Ulteriori contromisure
Backup: più che un sistema di difesa si tratta di un utile metodo per recuperare dati eventualmente persi o danneggiati (Disaster recovery). Il backup consiste nell'esecuzione di una copia di sicurezza dei dati di un personal computer o comunque di dati considerati importanti onde evitare che vadano perduti o diventino illeggibili.
Antispyware: software facilmente reperibile sul web in versione freeware, shareware o a pagamento. È diventato un utilissimo tool per la rimozione di spyware o "file spia" in grado di carpire informazioni riguardanti le attività on line dell'utente e inviarle a un'organizzazione che le utilizzerà per trarne profitto.
Steganografia: si pone come obiettivo di mantenere nascosta l'esistenza di dati a chi non conosce la chiave atta ad estrarli, mentre per la crittografia è rendere inaccessibili i dati a chi non conosce la chiave.
Firma digitale: è possibile proteggere documenti e dati sensibili da accessi non autorizzati utilizzando meccanismi di sicurezza specifici quali: la crittografia, la firma digitale, e l'utilizzo di certificati digitali e algoritmi crittografici per identificare l'autorità di certificazione, un sito, un soggetto o un software.

Sicurezza dei programmi
Lo stesso argomento in dettaglio: Sicurezza dei sistemi operativi.
Il problema della sicurezza dei programmi (sistemi operativi e applicazioni) si è posto all'attenzione degli sviluppatori di software come conseguenza della sensibile crescita dell'uso degli strumenti informatici e di Internet. Per quanto riguarda la produzione di software "protetti", il concetto di sicurezza si può definire come l'assenza di condizioni conflittuali capaci di produrre danni mortali o irreparabili a un sistema. Nella progettazione di software è quindi fondamentale raggiungere il compromesso più funzionale tra l'efficienza d'uso del programma in questione e la sua capacità di "sopravvivenza" ad attacchi esterni e a errori più o meno critici. Il livello base della sicurezza dei programmi è fornito dalla sicurezza del sistema operativo su cui poggiano i programmi applicativi.

Caratteristiche di sicurezza
Due caratteristiche fondamentali esplicano il concetto di sicurezza:
Safety (sicurezza): una serie di accorgimenti atti ad eliminare la produzione di danni irreparabili all'interno del sistema;
Reliability (affidabilità): prevenzione da eventi che possono produrre danni di qualsiasi gravità al sistema.
Un software (o programma) è tanto più sicuro quanto minori sono le probabilità che si verifichi un guasto e la gravità del danno conseguente al guasto stesso.
In ordine crescente, i possibili effetti dei guasti in cui può incorrere un software sono:
Nessun effetto
Rischio trascurabile
Rischio significativo
Rischio elevato
Rischio catastrofico.

Verifica della sicurezza di un programma
Una volta prodotto il software si procede alla verifica del suo comportamento, in modo tale da effettuare una ricerca estesa dei difetti presenti, per passare poi alla loro eventuale eliminazione. Esistono diversi modelli di sicurezza per il controllo dei programmi, basati su due metodi differenti:
Semantic-based security model (modelli di sicurezza basati sulla semantica): la sicurezza del programma controllato viene esaminata in termini di comportamento del programma
Security-typed language (modelli di sicurezza basati sul linguaggio): i tipi delle variabili sono seguiti dall'esplicazione delle politiche adottate per l'uso dei dati battuti.
Per essere efficace un programma deve essere controllato nelle sue specifiche e deve essere privo di difetti nel codice: a questo fine viene effettuato un controllo delle specifiche del programma e delle prestazioni correlate all'affidabilità; in secondo luogo viene analizzata ogni parte di codice e funzione del sistema. 


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